In questi giorni di astio ciclico, nella mia casa sono stata presa da una gran foga di cucinare, tutto normale l’ira funesta la devo sfogare e visto che non posso agire come Cianciulli comanda……….spignatto anzi uso il mio potere di donna ciunta per impastare a 80 miglia all’ora , come una DeLorean e via allora dii pani e panetti………………
Questi due simpatici personaggi sono i nuovi arrivati di oggi e in un momento così o pomì gli ho chiamati Sacco & Vanzetti. Il nome non è a caso è perché sono VALIDISSIMIIIIIIIII!!!!!!!!
Quindi diciamola tutta,è sempre un risanare il frigo e salvare i componenti,prima che la furia cieca passi e butti alla basura tutto quel che vive li da più di qualche giorno.
SACCO
cubetto di lievito fresco
250 ml di acqua tiepida
400 gr farina bianca
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale
4 cucchiai di olio di oliva
3 fette di prosciutto cotto
quadrettini di formaggio al gusto
Sciogliere il lievito in un pochino di acqua. Mettere sulla spianatoia farina, zucchero e sale e dare una rimescolatina sciuè sciuè.
Innestare poi all’interno della farina il liquidoautolievitante( acqua e lievito) olio vergine stravergine extravergine , per finire l’acqua rimasta.
Ora programmare le meningi su un pensiero stupendo che vi scateni la collera eterna!!!
Cominciate a trattare la pasta come trattereste……………..la scelta è troppo varia e ognuno ha il suo.
Dopo dieci minuti di uragano sulla pasta mettetela ripensare e riflettere coperta da un cencio umido per 40 minuti.
Passato il tempo della riflessione prendete la pasta e fatene tre cordoni, uno alla volta spiaccicateli con le mani per allargarli e inserite dentro a ognuno striscioline di quel prosciutto che da tre giorni gioca a pinnacolo con il formaggio a cubetti,nel vostro frigorifero, a questo punto mettete anche il suddetto formaggio chiudete i cordoni e fate un bel treccione valdostano tirolese.
Appoggiate su carta forno e andate a far cuocere in forno caldo per 35 minuti a 200 per forno ventilato e 210 non ventilato.
VANZETTI
cubetto di lievito fresco
acqua tiepida al bisogno
360 gr di farina bianca
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale
4 cucchiai di olio di oliva
140 gr di zucca cotta al forno e setacciata
quadrettini di pancetta dolce a bisogno
semi di papavero
Sciogliere il lievito in un pochino di acqua. Mettere sulla spianatoia farina, zucchero e sale e dare una rimescolatina come prima e più di prima.
Innestare poi all’interno della farina il liquidoautolievitante( acqua e lievito) olio vergine stravergine extravergine , per finire l’acqua rimasta, e fino qui tutto come a casa Sacco con l’aggiunta della purea di zucca.
Ora programmare le meningi su un pensiero un pochino più tranquillo perché la zucca mi è più umida e la troppa violenza tutta di un botto fa un gran poccio.
Impastare impastare lavorare lavorare…….Dopo dieci minuti di gira che gira sulla pasta mettetela a ripensare e riflettere coperta da un cencio umido per 40 minuti come per la sua compare di prima.
Passato il tempo della riflessione prendete la pasta e fatene due cordoni questa volta, uno alla volta spiaccicateli con le mani per allargarli e inserite dentro a ognuno quadrettini di pancetta dolce che da tre giorni si gratta la panza nel vostro frigorifero, a questo punto chiudete i cordoni e fate un bel treccione alla Frau Blücher.
Spennellate la trecciona con un goccino di acqua e coprite con una sputatina di semi di papavero.
Appoggiate su carta forno e andate a far cuocere in forno caldo per 35 minuti a 200 per forno ventilato e 210 non ventilato.